Nel febbraio dello scorso anno, Facebook ha impedito brevemente agli editori e alle persone in Australia di condividere e visualizzare le notizie sulla sua piattaforma.
La mossa drammatica è arrivata in risposta alla controversa legge sui media del governo australiano che cercava di imporre a Google e Facebook di pagare gli editori di notizie per aver mostrato i loro contenuti sulle rispettive piattaforme.
Ma quando il gigante della tecnologia ha iniziato a bloccare i siti di notizie, ha anche cancellato pagine di agenzie sanitarie, servizi di emergenza e reti di assistenza pubblica.
All'epoca, Facebook disse che era stato un errore.
Ma i documenti presentati alle autorità statunitensi e australiane da informatori affermano che Facebook ha deliberatamente rimosso quelle pagine.
Secondo i documenti, Facebook aveva formato un team di circa una dozzina di persone, in gran parte composto da membri del team di Facebook News, mentre si preparava a rimuovere il contenuto delle notizie.
Ma invece di utilizzare il database degli editori di notizie esistenti, soprannominato News Page Index, il team ha sviluppato un nuovo classificatore di notizie eccessivamente ampio che ha assicurato che il processo avrebbe influenzato qualcosa di più del semplice contenuto delle notizie.
"Se il 60% di [sic] in più dei contenuti di un dominio condivisi su Facebook è classificato come notizie, l'intero dominio sarà considerato un dominio di notizie", ha affermato un documento interno.
Quando Facebook ha iniziato la rimozione, le pagine di agenzie governative, assistenza sanitaria e servizi di emergenza sono diventate inaccessibili agli australiani.
Il tempismo non avrebbe potuto essere peggiore, poiché il blackout è arrivato proprio mentre il governo australiano stava annunciando il lancio della vaccinazione COVID.
Il rapporto rileva che i funzionari di Facebook internamente hanno salutato la mossa come un colpo da maestro strategico.
Il capo delle partnership di Facebook, Campbell Brown, ha salutato la posizione aggressiva dell'azienda in un'e-mail di congratulazioni al suo team quando il Senato australiano ha approvato un disegno di legge più clemente.
"Siamo atterrati esattamente dove volevamo, e questo è stato possibile solo perché questa squadra è stata abbastanza geniale da farcela in zero tempo".
Nel frattempo, il COO di Facebook Sheryl Sandberg ha inviato la seguente e-mail congratulandosi con il team: "La ponderatezza della strategia, la precisione dell'esecuzione e la capacità di rimanere agili mentre le cose si evolvevano stabiliscono un nuovo standard elevato".
Un portavoce di Facebook ha smentito le accuse, affermando che il blackout delle pagine del governo non è stato un atto deliberato ma piuttosto un errore tecnico.
"I documenti in questione mostrano chiaramente che intendevamo esentare le pagine del governo australiano dalle restrizioni nel tentativo di ridurre al minimo l'impatto di questa legislazione fuorviante e dannosa.
Quando non siamo stati in grado di farlo come previsto a causa di un errore tecnico, ci siamo scusati e abbiamo lavorato per correggerlo.
Qualsiasi suggerimento contrario è categoricamente e ovviamente falso”.
Fonte: The WSJ Il post Whistleblowers sostiene che Facebook ha deliberatamente bloccato le pagine del governo e della salute in Australia sono apparse per la prima volta su XDA.
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